

Ogni pacco di carta è avvolto in materiale riciclabile: carta da imballaggio, film termoretraibile leggero e pallet riutilizzabili.
I residui della produzione tessile del cotone sono visibili sulla superficie e conferiscono un aspetto tattile unico.
- Cotone di riuso per sostituire il 15% della cellulosa vergine dell'albero
- Contiene il 40% di fibra riciclata post-consumo45% di cellulosa vergine certificata FSC
- Prodotto con il 100% di energia verde autoprodotta
- Emissioni di CO2 neutralizzateI prodotti tessili utilizzati sono di origine italiana
Siamo eco. Ma non noiosi.
Ci prendiamo cura del pianeta, ma senza diventare un brand da documentario con la voce fuori campo.
La nostra carta REFIT? Un concentrato di scelte consapevoli e materiali intelligenti: la usiamo per i nostri packaging e comunicazioni speciali, perché per noi ogni dettaglio conta. Anche quello che finisce tra le mani.
È fatta in Italia, nello stabilimento Favini a Rossano Veneto. Ma non è solo una carta: è una dichiarazione d’intenti.
Fatta con gli scarti. E ne siamo fieri.
REFIT nasce dai sottoprodotti del mondo tessile — sì, stiamo parlando proprio di cotone e lana di scarto — trasformati in bellezza tangibile.
Fino al 40% è carta riciclata post-consumo e solo una piccola parte viene da cellulosa da albero (tutta FSC o PEFC ovviamente).
Risultato? Un materiale che profuma di futuro e responsabilità.
Alta tecnologia. Basso impatto.
Il processo produttivo è studiato per minimizzare le emissioni: usiamo solo energia rinnovabile certificata EKOenergy, autoprodotta da turbine idroelettriche, e sistemi di cogenerazione alimentati a metano.
Nessuna fase è lasciata al caso, dalla filiera corta ai fornitori monitorati. Il tutto tracciato con un Life Cycle Assessment (LCA) completo e una carbon footprint certificata (secondo la norma ISO 14067:2018, per chi ama i dettagli).
Naturale sì, ma anche bello.
REFIT è la prova che eco non è sinonimo di beige: la carta esiste in più grammature e colori audaci (bianco, nero, grigio, blu, perlato), perché l’estetica resta fondamentale. Sostenibili sì, ma sempre stilosi.
E l’imballaggio? Intelligente pure lui.
Ogni pacco di carta è avvolto in materiale riciclabile: carta da imballaggio, film termoretraibile leggero e pallet riutilizzabili.
Nel calcolo dell’impatto ambientale, è tutto incluso. Nessun greenwashing. Solo trasparenza e coerenza.
Un gesto alla volta. Ma con stile.
Byblos è un brand libero, colorato, disruptive. Anche nella sostenibilità.
Non ci limitiamo a “compensare”. Facciamo, cambiamo, scegliamo.
Con intelligenza. Con ironia. Con responsabilità.

